da oggi pomeriggio, 9 agosto 2021, anche Acropark sospende la richiesta di green pass.
Pur ritenendo il nostro contesto estremamente sicuro già per caratteristiche proprie, volevamo contribuire agli sforzi del governo per fronteggiare la pandemia con questa nuova iniziativa, ma dopo 3 giornate di applicazione del D.L. del 23 luglio 2021, n. 105, abbiamo constatato oggettive difficoltà tra le quali la attuale inadeguatezza del sistema predisposto dalle istituzioni.
Si aggiunga che larga parte di altri parchi avventura avevano già deciso di non recepire il suddetto D.L.
Questa mattina è stato indetto un urgente direttivo nazionale durante il quale si è giunti alla conclusione descritta con un comunicato stampa che trovate qui di seguito.
Continueremo a mantenere l’area del parco regolamentata e controllata come facciamo dal 2020,
ci scusiamo per il disagio vissuto in questi quattro giorni difficili anche per noi,
ci auguriamo di proseguire la stagione nel modo più fluido e sereno possibile.
Franco Di Carlo
Amm.re Acropark
Membro direttivo PAI
Past president PAI
COMUNICATO
In merito all’obbligo della certificazione COVID (il cosiddetto “Green Pass”) per i fruitori dei Parchi Avventura, PAI, l’Associazione Nazionale dei Parchi Avventura Italiani, rappresentante di oltre 120 strutture in Italia, comunica quanto segue:
dal punto di vista sanitario, i parchi avventura sono strutture assimilabili a impianti sportivi all’aperto, i cui utenti non sono soggetti all’obbligo di certificazione COVID;
l’obbligo di possedere il green pass nelle strutture di intrattenimento è stato introdotto nel pieno della stagione di punta, dopo due anni di estrema sofferenza per il nostro settore, senza il preavviso necessario alle strutture e senza alcun sostegno economico;
i parchi avventura sono stati tra i primi in Italia ad adottare rigorose linee guida (approvate dall’UNI e specifiche per il tipo di attività) e continuano tuttora ad applicarle. Tale approccio ha fatto sì che nella stagione passata non si siano registrati contagi significativi tra i fruitori;
nelle giornate immediatamente successive al 6 agosto, le strutture hanno rilevato l’oggettiva impossibilità di lavorare in maniera economicamente sostenibile richiedendo a tutti gli utenti la certificazione (per esempio a stranieri e cittadini recentemente vaccinati), ricevendo oltretutto improperi e minacce da parte di chi veniva escluso.
Per queste evidenti ed oggettive ragioni, riteniamo che l’ingresso nei parchi avventura non sia soggetto all’obbligo di certificazione COVID, ed abbiamo già provveduto a segnalarlo nelle sedi opportune.
Con l’occasione invitiamo i soci a mantenere la più rigorosa osservanza del distanziamento interpersonale, dei limiti di capienza previsti e dell’uso delle mascherine come previsto dalle linee guida ufficiali UNI e rimaniamo a disposizione per supportare i soci attraverso questo difficile periodo.
Roma, li 9 agosto 2021
Il Direttivo dell’Associazione Nazionale dei Parchi Avventura Italiani
Siamo a tua disposizione